10. L’identità non si studia a tavolino.

Un’organizzazione, un prodotto, un servizio hanno un’identità che nasce dalla sua ecologia aziendale, dalla sua storia e dalle conversazioni che scambia col proprio contesto.
Noi facciamo il contrario di quello che si pratica nel marketing convenzionale, che pianifica a tavolino la personalità di un brand; noi piuttosto aiutiamo l’organizzazione ad aver coscienza della propria natura, a definire le proprie peculiarità e farle emergere in modo chiaro e sintetico.

Per questo conviene comunicare le sue qualità con almeno cinque criteri: essere sinceri, leali, verificabili, reciproci e non manipolativi.
Adottiamo questi criteri non per buonismo, ingenuità o velleità, ma perché sono l’unico modo per esistere nel mondo reale com’è davvero. Invece chi vive un’identità piena di fake, bluff e idealizzazioni, cade nella logica mentale delle sue stesse balle e finisce nel mondo parallelo del suo storytelling. Guardate quante aziende italiane hanno creduto di essere furbe e poi sono finite male.

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