Un bruscolino sulla cartina, nell’Appennino parmense, tra Emilia, Toscana e Liguria, tra la Francigena e il mare. Lentamente è stato ri-abitato un antico villaggio: artigiani di storie, orticoltori oziosi, ingegneri poeti e bambini che imparano liberi.
Oggi qui l’arte incontra l’ecologia: docce solari, intonaci di terra cruda, biolago, compost toilet, fitodepurazione, orti biologici, educazione alla sostenibilità e alla nonviolenza.
E naturalmente il Festival Teatrale di Granara, che in Italia ha fatto storia per decenni.
L’inizio
Sul finire del 2015 siamo stati chiamati dall’assemblea del villaggio ecologico di Granara (le persone e le diverse associazioni che lo animano) per mettere ordine nella loro comunicazione. Come accade spesso, non aveva un’ossatura e negli anni si era stratificata in forme variegate e non coerenti, fino a diventare una giungla.
Lo scopo era arrivare alle scadenze del 2016 con una comunicazione efficace, chiara e che riuscisse ad esprimere tutte le potenzialità e le energie del luogo e delle persone che lo fanno vivere.
La co-progettazione
Quello che abbiamo fatto, attraverso alcuni incontri preliminari e due workshop residenziali nella primavera 2016 al Villaggio, è stato co-progettare (con i nostri “clienti-alleati” ) l’identità visiva e testuale del progetto Granara, con l’intento di far emergere la sua identità reale.
Durante i due workshop abbiamo lavorato su un caso concreto, il più strategico per loro e complesso: il Festival di Granara, che ogni anno si svolge al Villaggio durante la prima settimana di agosto.
Abbiamo valutato assieme le competenze interne al gruppo, per evitare sovrapposizioni con il nostro lavoro e anzi sfruttare al meglio il budget a disposizione e fare assieme un lavoro efficace.
Così abbiamo affiancato Dario di Granara (che è anche un valente sviluppatore web) nel ridisegnare l’architettura dell’informazione e supportandolo nell’applicazione dell’identità visiva al web.
Abbiamo trovato nel loro archivio fotografico le belle foto di Andrea, apicoltore e falegname ma anche ottimo fotografo; Con lui abbiamo scelto una serie di foto scattate durante uno dei laboratori degli ultimi festival; il tema dell’edizione 2016 era la Fragilità e il titolo, meno astratto,”Fragili”. Le persone ritratte coperte di fango: ottima metafora visiva.
Parallelamente Marco lavorava sui testi con un altro gruppo, insegnando le poche ma importanti “regolette” per scrivere chiaro ed efficace.
I Risultati
- messa a sistema della famiglia dei loghi
- applicazione dell’identità visiva al caso Festival di Granara
- testi chiari e brevi; insegnamento del metodo per scriverli autonomamente
- il sito web, architettura dell’informazione e declinazione dell’identità visiva
- workshop smarketing° al Festival di Granara 2016, per adulti e ragazzi
- proseguimento dell’affiancamento per il Festival 2017
Dal 2018 la collaborazione è continuata a livello amicale e di supporto leggero ad alcune delle associazioni del villaggio.
messa a sistema dei loghi (famiglia)
Logo del villaggio e delle associazioni
la situazione loghi prima del nostro intervento
il sistema-famiglia dei loghi progettato da smarketing°
Festival 2016
testi chiari e brevi
workshop smarketing al Festival 2016
smarketing ha partecipato attivamente al Festival anche conducendo due laboratori:
- uno di scrittura creativa a cura di Marco, rivolto ad adulti
- uno rivolto ad adolescenti curato da Chiara e Guido, di mappatura del territorio e progettazione della segnaletica del villaggio dal titolo “La mappa non è il territorio” che univa tecnologie analogiche e digitali.
Il sito web
Festival 2017
Nel 2017 la collaborazione è proseguita con l’affiancamento per la creatività della nuova edizione:
- scelta del filone fotografico sul nuovo tema (“Spaesati“, la modella è Cecilia, la figlia di Andrea che l’ha fotografata a Granara)
- impaginazione dei nuovi supporti cartacei (locandina e programma)
- declinazione della campagna comunicativa per il web (banner e immagini per i social)
visita il sito: granara.org