Guardare un prato e vedere un festival
In genere suggeriamo di non investire un ghello in pubblicità convenzionale; per noi di smarketing° è meglio il passaparola.
Gli Urogalli ( l’associazione di pazzi visionari che hanno pensato di trasformare un pratone in alta montagna in un grande festival) ci hanno trovato proprio grazie al passaparola seguìto al nostro lavoro per il villaggio ecologico di Granara.
Con loro c’era lo scrittore Paolo Cognetti, che ancora non aveva vinto il Premio Strega e non era famoso come è oggi. Proprio quel pratone, con le montagne intorno e i personaggi reali che le popolano, era il luogo (e un po’ il personaggio) di un suo romanzo.
Siamo così entrati nella squadra che avrebbe generato Il Richiamo della Foresta alla sua prima edizione nel 2017, ad Estoul, Brusson in Val D’Ayas (Val d’Aosta).
Nella squadra anche Elena Mordiglia, giornalista di Radio Popolare e conduttrice, all’epoca, di una trasmissione radiofonica su cultura e natura: La Foresta. E poi Federica, Andrea, Carlo e Remigio e la loro comune passione per la montagna.
Il tempo che stringe
Come spesso succede il tempo è poco. Gli urogalli ci chiamano ad aprile 2017 e le date del festival sono il 21-22-23 luglio. E tutto è da fare: dal logo, alla raccolta fondi, alla ricerca degli sponsor, al convincere definitivamente Regione e Provincia che il gioco vale la candela. L’unica cosa che c’è, e che convince tutti, è il nome: Il Richiamo della Foresta.
Tanto per iniziare: un workshop
Se il tempo è poco la cosa migliore, per noi di smarketing, è un lavoro intensivo di co-progettazione, per decidere subito assieme la direzione da prendere.
Due giorni per definire l’identità visiva e testuale di base e capire come impostare la strategia per la campagna comunicativa sui social media e quella per il crowdfunding.
Avendo a disposizione uno scrittore come Paolo Cognetti e le grandi capacità di Federica coi social network, il nostro ruolo in questi campi può limitarsi all’essenziale: sempre le competenze interne di un cliente orientano il nostro lavoro, figuriamoci in questo caso!
L’identità visiva: C’era una volta una radura e un lupo
Subito siamo andati tutti assieme a trovare Nicola Magrin nel suo studio: i suoi acquarelli illustrano la copertina del libro di Paolo Cognetti, Le otto montagne.
Nicola aveva deciso di contribuire alla causa donando al Festival un suo acquarello, una radura e un lupo. L’idea di fare fare a lui la scritta “Il Richiamo della Foresta”, con i suoi acquarelli, ci è venuta lì per lì. Ed è stata una magia. Avevamo trovato così, inaspettatamente, il logo del Festival, poi definito e stilizzato graficamente da Guido e Chiara, ma usato ad acquarello ovunque possibile: su manifesti, cartoline e sulle immagini per i social media.
La campagna di crowdfunding
Alla prima edizione c’è bisogno del sostegno di tutti. Per la campagna di crowdfunding scegliamo la piattaforma amica produzionidalbasso.org. Fra le ricompense: camminate e cene con l’autore de Le otto montagne, stampe dell’acquerello firmate da Nicola, magliette di cotone (ovviamente bio e fairtrade) con il simbolo del lupo stilizzato. Tutte cose semplici, concrete ma sposate alla poesia.
Il successo dei Social Network
A maggio in montagna cade la neve. Mancano pochi mesi al Festival e si pubblica un piccolo video su facebook: Paolo cammina nella neve con il suo cane Lucky ad Estoul, negli stessi luoghi dove a luglio si svolgerà il festival.
La voce ansimante di chi cammina in montagna, un video traballante girato col telefonino… ma il messaggio è semplice e franco: conquista le persone ed è subito record di visioni. Notare che Paolo non aveva ancora vinto lo Strega e non era affatto famoso come oggi.
Il sito web
Fra gli urogalli c’è anche il mitico Giucas, programmatore php di Alekos.net, storica realtà informatica che pratica tecnologie appropriate. Noi lavoriamo alla progettazione del layout e al codice ci pensa lui.
Mappe e segnali
Quando si arriva in montagna la comunicazione del Festival si sposa alla materia: servono mappe, segnali, cartelli. E noi ci divertiamo molto a farli (gli stencil per i segnali sono stati prodotti con la mitica plotterina da taglio di WeMake, partner tecnico del progetto “segnaletica in montagna“).
La seconda edizione del Festival 2018
La prima edizione del Festival ha avuto un tale successo che all’inizio dell’inverno 2017 iniziamo a pensare alla seconda edizione.
Il gruppo è coeso e si aggiungono nuove persone con competenze importanti. Il lavoro di smarketing° si concentra sull’identità visiva della seconda edizione e sulla campagna comunicativa su facebook.
Nel 2018 abbiamo un nuovo animale guida, sempre nato dalle acque colorate di Nicola: il camoscio.
Le ricompense immateriali
Nel 2018 decidiamo di non dare ricompense materiali per il crowdfunding. Pensiamo che le ricompense posso essere altre: immateriali, poetiche.
Mantenere il festival gratuito è la vera ricompensa per tutti. Qui vedete le campagne facebook “aiutaci a fare bene il nostro lavoro” e alcune delle Ricompense immateriali
racconti in movimento
Nell’edizione 2018 al team comunicazione del Festival si aggiunge Francesco Cusanno: le immagini e i racconti si animano. Ci fa piacere segnalare uno dei video-ritratti creati da Francesco per il Festival, quello di Vasco Brondi (Le luci della Centrale Elettrica). Le nostre visioni si sono incontrate e piaciute, da qualche tempo Francesco collabora con smarketing°.
altri video racconti di Francesco per il Festival, tutti molto belli: Barbara (Il pranzo di Babette), Nicola (Studio Nicola Magrin), Paolo Cognetti (Ospizio sottile).